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Blinken e Netanyahu. Visioni a Confronto.

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America Antony Blinken a mio parere si sta muovendo discretamente bene nel gestire la crisi palestinese.

Ha avuto numerosi colloqui con molti stati Arabi, cosa che ha contribuito molto a stemperare la tensione, e nel contempo sta dimostrando una visione “logica” di ciò che dovrà essere il futuro di quella terra martoriata dalle tensioni. Certo sarebbe stato meglio muoversi prima che scoppiasse la crisi, perché l’ottusa politica che stava portando avanti il governo israeliano, sia contro i suoi stessi cittadini (vi favorisco un link di approfondimento), sia con le politiche di nuovi insediamenti coloniali che non facevano altro che aumentare la tensione, era sotto gli occhi di tutti.

Ora che il vaso di Pandora è stato scoperchiato e che Israele è piombata nel caos, gli israeliani, che da tempo non erano affatto contenti del governo in carica, si ritrovano intrappolati in una situazione per cui non possono sperare nella caduta del governo, ma nel contempo continuano ad essere sue vittime, perché le scelte sconsiderate che sta portando avanti Israele ricadono come colpa sull’intero stato israeliano e rischiano di minare in modo devastante la sua struttura democratica.

Io comincio a credere che da questa crisi non si uscirà mai fino a quando Netanyahu e le ali più estremiste del governo israeliano, che invocano finanche l’uso della bomba atomica, non saranno isolate.

Per capire quanto sia profondo e radicato il problema bisogna ascoltare proprio le dichiarazioni di Blinken di questi giorni e metterle in parallelo con quelle di Netanyahu. Mai il governo israeliano e quello Americano, nonostante le dichiarazioni di facciata, sono stati così lontani per idee ed intenti.

Blinken parla con i paesi arabi, invoca la soluzione dei due stati, con il pieno coinvolgimento dei palestinesi, Netanyahu invece parla di prendere il controllo di Gaza a tempo indeterminato.

Gli Stati Uniti hanno imparato a loro spese che la forza bruta, per quanto prevaricante, da sola non può risolvere i problemi del terrorismo e dell’estremismo islamico.

Israele rischia di doverlo capire pagando un prezzo altissimo, non solo in termini di vite umane e sicurezza, ma anche sul piano dell’immagine internazionale, ormai già largamente compromessa. Come spiega bene Comandante Nebbia su spazioy.net il supporto internazionale, per quanto radicato e deciso non è a scatola chiusa e destinato a durare per sempre.

Favorisco su queste pagine il video tradotto con l’intelligenza artificiale, delle dichiarazioni di Blinken. Per correttezza carico anche il video in lingua originale. La fonte è Reuters, sul suo canale Twitter.

Qui la versione originale:

Infine le dichiarazioni di Netanyahu:  “Israele avrà la responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza per un periodo indefinito una volta terminata la guerra con Hamas.

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