Capita che i cuori si liberino dai loro legami, si stacchino dai corpi e inizino a correre avanti, lasciando indietro ogni parte materiale. Finisce così che si ritrovano in un mondo senza geometrie e dove la fisica dei fenomeni non è stata ancora scritta. La luce avanza lentissima, il suono si propaga a velocità formidabile e, alla voce gravità[s.f.], il dizionario riporta il disegno di sette piccoli fiori gialli.
E così che, in questo universo che si distende tra mare, fiamme e strade polverose di un rovente pomeriggio estivo, si costruiscono storie che non hanno inizio, svolgimento o fine. Sono la successione casuale di frammenti di luce, brandelli di parole, pagine strappate e messaggi cancellati da WhatsApp. I giorni si susseguono senza notti, mentre le nubi si muovono con un rombo sotterraneo che si apre nel profondo dell’anima.
E i cuori, in questa terra senza legge, si librano lungo la trama sottile delle p-brane e danzano in sincrono sulle note dell’entanglement, mentre i corpi, ancora prigionieri della meccanica razionale, arrancano e sudano sotto gli effetti degli attriti, il giogo feroce del principio di conservazione dell’energia e il basto severo concertato tra massa e curvatura dello spazio.
Su tutti questi mondi, domina silenzioso il Tempo che, a seconda dei casi, si accorcia e si allunga così come bisogna, per insinuarsi ovunque, osservare, controllare, scandire e determinare l’inizio e la fine di ogni cosa, come è sempre stato e sempre e comunque sarà. E quindi, quando arriva l’istante giusto, né un attimo prima, né un attimo dopo, quando la lancetta si posa in quella regione infinitesima di spazio che segna la soglia della fine dell’inizio e dell’inizio della fine, accade che finalmente i corpi raggiungono i cuori e la fisica degli altri universi arrivi all’ultima pagina del testo. Le luci si spengono, scende il silenzio, cala il vento, i mari smettono di agitarsi e su tutto si poggia una notte profonda della cui durata nessuno può essere mai certo.
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11 commenti su “Fisica di Altri Universi”
Ammiro sempre le tue capacità di scrittura
Bellissimo 😍
Questa poesia di amore e di sofferenza é toccante. Grazie
Comandante avevo già letto questo scritto ma non erano aperti i commenti… mi sono chiesta il significato dei “sette piccoli fiori gialli”…
Magico
Grazie per questa poesia sbalorditiva.
Nel corso della prima lettura saliva una certa inquietudine, poi è sopraggiunto uno stupore quasi puerile a dissiparla. Anche la colonna sonora contribuisce alla magia, è una canzone fenomenale che amo al punto da riconoscerla fin dalla prima nota.
È rimasta addosso una strana malinconia e quel senso di inadeguatezza a capire l’universo, la vita la morte e la possibilità di raggiungersi, magari poi.
PS: nel frattempo l’avrò riletto una dozzina di volte. Questo scritto è un capolavoro. Difficilmente superabile.
Grazie troppo gentile
Mi spiace non averla come vicino,amico, fratello. Grazie 🙏
Grazie 🙏
Ti ho letto con il sottile disagio dell’inadeguatezza, come quando affronto un testo impegnativo: che magari capirò solo a metà, ma mi fa sentire più sveglio e brillante per il solo fatto di averci provato. L’effetto che mi fa Magris, una sfida in ogni pagina a identificarne e tracciarne i riferimenti e i rimandi. O la Fisica di Feynman, potenzialmente un gioiello per un curioso della scienze come me, per poi accorgermi che ero e sono privo dei requisiti minimi per capirlo.
Ho saltellato tra qui e Google per scoprire cosa sia l’entanglement e perché si dice che spieghi come l’amore oltre il tempo e lo spazio esista davvero. Ma mi sono sentito davvero scemo quando ho cercato p-brana pensando che fosse un refuso da segnalarti… Insomma, un racconto breve da rileggere almeno quattro o cinque volte prima di sfiorarne i significati. Interstellar è l’esempio che mi viene.
Intanto andiamo avanti con i cuori, direi. Che poi il corpo col suo fardello seguirà, come diceva Napoleone dell’intendenza. La strategia dell’universo non si farà frenare dalle difficoltà logistiche.