Le Ambizioni di Putin

Molto interessante l’intervista pubblicata oggi dal Corriere all’ex capo del KGB di mosca, ora all’estero per dissidi con putin sull’invasione dell’Ucraina. Secondo savostianov, putin persegue un obiettivo ideale di ricostruzione imperiale pre rivoluzione sovietica. Alla base di questa ambizione, una sorta di vecchia teoria del KGB secondo la quale la russia è gestibile solo con una popolazione estesa e un impero egemonico stabilito tramite controllo diretto e influenza. Di qui la necessità di stabilire capisaldi strategici avanzati.Secondo savostianov, putin non ha intenzione di invadere altre nazioni europee, ma solo di estendere la sua zona di influenza potenziando le capacità di proiezione russe. Non saprei. Non mi convince. Mi sembra un piano che si estende ben oltre le prospettive di vita di putin e l’uomo non mi sembra uno di quei visionari che proiettano le ambizioni oltre la propria morte. La russia è una nazione che ha perso tutti i treni della storia e non è mai riuscita a recuperare il ritardo accumulato prima durante il periodo zarista e poi in quello sovietico. Arretrata e inadeguata dal punto di vista industriale, scientifico , economico e finanziario, vive grazie alle materie prime e all’economia di guerra che ha stabilito. Ora che alcune delle sue risorse naturali perdono di peso strategico, la guerra rimane alternativa vitale. Questo per dire che la propaganda russa si è mostrata capace di trasmettere contenuti di disinformazione nelle più diverse modalità, da quelle più evidenti fino ad altre estremamente sofisticate. Non è escluso che, oltre alle infiltrazioni nei media e nelle istituzioni europee, non abbia disseminato dei “blu di Prussia” in occidente che, nella veste di dissidenti, contribuiscano a veicolare narrazioni articolate dove a messaggi di esplicita minaccia si alternano piccole dosi di tranquillanti. Quindi, mai niente per scontato e cervelli accesi. Sempre.

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