Mi immagino una camera in penombra e un luminoso crepuscolo di ottobre. E la luce che filtra dalle tende fiammeggia i tuoi occhi e la tua pelle intessuta di finissima perla.
E una leggera brezza fa oscillare le tende leggere. E la canzone di una radio lontana racconta di sguardi muti e languidi sospiri. E un fiore giallo lentamente si consuma in un vaso sottile. E le tue mani che sanno di sapone fresco. E le lenzuola di lino bianco. E i tuoi capelli sparsi sul cuscino come una colata di miele scuro. E le stelle che, lontanissime, danzano immobili contro il cielo profondo. E i soli che bruciano come fornaci mute. E le alte energie che tengono uniti i nostri corpi fatti di finissima polvere e divergono severe i nostri destini. E l’universo che muore. E la notte che arriva e ci raccoglie. E la freccia del tempo che scocca micidiale. E i battiti che si allineano al ritmo sotterraneo dell’entanglement. E io e te finalmente, ancora, per sempre, mai più, ma comunque, insieme.
L’immagine è di Lucas Zimmermann
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11 commenti su “La Severa Fisica dell’Autunno”
“Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo” (Vincent Van Gogh). Riascoltando questa musica e rileggendo le sue parole mi è tornata alla mente questa semplice ma bellissima frase del mio pittore preferito. L’autunno sa di dolce malinconia ❤️
…sempre in punta di Piedi …il dolore Disarma…si cammina vicino al muro , lentamente …non si hanno parole da dire , è come vivere altrove in luoghi anonimi e lingua che nn si conosce …prtpp tutto dejavu…
Buon proseguo Comandante
( leggo sempre ma per diverse ragioni intervengo poco … al lavoro ho come “dirimpettai” più di una 30 di palazzine di militari
Ho sentito ogni parola.
Fuori non è mai autunno, non si rincasa prima. Esiste se lo cerchi, quando attacchi una foglia imbrunita su un albero di metallo .
Molto bella. Grazie per avermi dato l’opportunità di leggerla.
I ricordi belli riempiono il cuore.
Grazie.
L’amore è come il pane fresco: fragrante, profumato quando appena sfornato, poi diventa un ricordo, una memoria struggente e con l’età, un rimpianto
Giusto
Grazie di questa cartolina serale!
Grazie a lei