Sulla esclusione degli stati baltici dalle prime trattative per la costituzione di una forza di interposizione, ci sono varie interpretazioni. Si tratta solo di supposizioni dove la mia opinione vale quello che vale.
1) nell’ipotesi di un contingente militare europeo in Ucraina potrebbe essere poco opportuno schierare personale che abbia un’acredine storica nei confronti dei russi. Questo per evitare pericolose derive e dipingere i contingenti di un’aura di neutralità. Neutralità molto approssimativa, comunque, visto il ruolo dell’Europa nella vicenda.
2) nella composizione della forza, si sta anche tracciando il nucleo iniziale di quell’alleanza militare, parallela alla NATO, che potrebbe, prima o poi, fungere da back up nel caso che gli USA decidano di fare della NATO una scatola vuota. Per questo, logicamente, si parte da un numero più ristretto di nazioni, che abbiano un minimo di significanza in termini bellici, per limitare le voci dissidenti o estreme, raggiungere una piattaforma concordata e poi accogliere altri membri vincolandoli ad accettare i termini già approvati dai costituenti. Sarebbe un approccio logico che, tra parentesi, auspico da tempo.
3) al momento, e nell’ipotesi di dover presidiare un confine esteso con forze limitate, prive di coordinazione e non addestrate al genere di combattimento che abbiamo visto in Ucraina, nella mente di qualcuno potrebbero già delinearsi delle linee immaginarie di possibile arretramento, per indurre il nemico ad un’avanzata con dissipazione e poter consolidare una resistenza più solida in quelle che sono considerate aree sulle quali non si è disposti a cedere.
Anche quest’ultimo sarebbe un pensiero razionale, che ovviamente non può essere e non sarà mai esplicitato, ma in questa situazione dove tutto può accadere, sarebbe anche corretto fare visto che la difesa dei paesi baltici obbligherebbe un assottigliamento delle linee che, con forze limitate sarebbe pericolosa. Il tutto, in un quadro motivazionale estremamente compromesso. Opposizione filorussa presente e forte ovunque, opinione pubblica che, alla prova dei fatti, potrebbe cedere emotivamente, forze armate con grandi esercitazioni alle spalle ed esperienza zero di guerra reale. Concludo dicendo che si tratta solo di speculazioni, non spiegazioni. La mia opinione vale quanto quella di qualsiasi altro. Prendetele solo come spunti di riflessione senza pretendere verità assolute o letture della palla di vetro che io sono un tecnico e non un chiromante.
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